Caratteristico borgo del XVII secolo, presenta edifici in pietra, archi, volte e portali dalle forme ricercate. Tra questi, nascosto da un criptoportico da cui si accede ad una stalla, spicca uno dei più antichi portali della valle, con il monogramma di Cristo e la data “1631” incisi sulla pietra centrale. Dalla conformazione del borgo, con le case allineate lungo la via principale e la cappelletta votiva posta all’ingresso del paese, si conferma il suo ruolo di crocevia tra importanti vie di comunicazione e commercio che univano costa, Val Fontanabuona, Valle Sturla, Val d’Aveto e Pianura Padana.
Proprio per la sua importanza storica, il borgo è stato oggetto sia di restauro che di indagine archeologica. Quest’ultima, frutto di un’iniziativa nata grazie al Parco Naturale Regionale dell'Aveto, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e l'Università di Genova ha portato alla luce l’elevato numero di trasformazioni subite in oltre 400 anni dall’edificio rurale, legato a un'economia pastorale fin dalla sua fondazione. Tra queste, ad esempio, la costruzione di un secondo fienile intorno al 1820, effetto del passaggio da un allevamento ovino e bovino transumante a uno bovino stanziale. Il ritrovamento di numerosi reperti ha permesso l'interpretazione e la datazione degli strati. Alcuni di essi, come frammenti ceramici, vetri, carboni, semi, legni, pollini e manufatti di metallo, sono esposti attualmente nel Rifugio.
Il nuovo rifugio escursionistico di Ventarola è stato inaugurato al termine del 2008, dopo importanti interventi di recupero e restauro dell’intero immobile e infine l’adeguamento dei servizi igienici e la dotazione di impianti tecnologici per rendere i locali abitabili. Il rifugio, infatti, può ora ospitare fino a dodici persone. L’edificio è riscaldato grazie a un termocamino che sfrutta legna di provenienza locale, mentre pavimenti, infissi e arredi sono stati realizzati da artigiani della Val d’Aveto con materiali tradizionali.
Il rifugio è raggiungibile in auto e offre la possibilità di percorrere diversi itinerari, adatti sia a famiglie con bambini sia ad escursionisti più esperti. D’inverno, con la neve, il rifugio rappresenta un ottimo punto di partenza per le ciaspolate.
Francesca Vulpani